Perchè cerchiamo un servizio di boudoir? Dove vogliamo arrivare? Cosa mi chiedete di fare?
Un servizio fotografico di boudoir è tecnicamente un servizio fotografico sensuale, dall’accento erotico ma senza alcuna volgarità, con un vago accenno di provocazione, generalmente in abiti succinti o con l’intimo in evidenza, o ancora con l’utilizzo di drappi. Dovessi darvi consigli, vi ricorderei dunque di portare tutto ciò che si lega alla vostra sensualità, mostrata e celebrata: intimo di pizzo, nero o bianco, una camicia oversize, scarpe con tacco, calza autoreggente o a rete, accessori: clichè? Perchè no, iniziamo pure da lì. Il classico “vedo e non vedo”.
Poi.
Poi arrivo io, poi arrivate voi, sotto i vostri vestiti.
Scompare il nome del servizio. C’è lo spazio del set, la voglia di mettersi in gioco: voi affrontate la macchina fotografica, io affronto voi, vi studio, trovo il modo per mettervi a vostro agio. Iniziamo a danzare, a misurarci, a capire come lasciarci andare – entrambi – , io studio le prospettive del vostro corpo, unitamente a tutta la parte tecnica di luci e fondali, voi cercate conferme mentre vi guido, senza ingabbiarvi, nella posa.
Una volta stabilita la connessione, …succedono cose. Ci sono certamente protocolli, percorsi precostuiti che vi suggerisco, schemi luce per i flash, non vi sentirete mai abbandonate, ma nello stesso lascerò spazio alle vostre inclinazioni, al vostro muovervi, alla vostra naturalezza. Partiamo dalle pose, che vi suggerisco per farvi sentire seguite e sicure, ma ad un certo punto io mollo la guida e faccio guidare voi. Verso dove? Casa. Cioè: verso di voi.
La mia fotografia è un processo di ritorno: al corpo, all’essenza, al proprio volto come verità. Voi vi riscoprite, io vi scopro.
È successo così per Gaia. Ha realizzato foto con diversi outit, qualcuno più romantico, fiorito, onirico, chiaro. Lei stava benissimo, ha interpretato tutto con la giusta ironia, entrando nella parte.
Ma è questa foto, questa qui che l’ha davvero portata alla luce: quello sguardo fiero, quell’aria tra i capelli, quella posa sicura, radicata. La mia soddisfazione, averti guidato con presenza, ascolto e rispetto. Ti ho accompagnata, non ti ho modellata.
Sei tu.